Siamo ormai nell’era delle cialde, delle capsule e del caffè istantaneo: basta un clic e il caffè scende denso e corposo come quello del bar…Forse non esattamente come l’espresso del bar, ma possiamo bere un discreto surrogato, rapidamente, a 20-30 centesimi di euro a erogazione.
Tuttavia, questo sistema moderno e pratico, in qualche modo ha smorzato la poesia della pausa caffè: sia che ci troviamo in casa ad accogliere un amico venuto a farci visita, sia che stiamo intenti nelle nostre incombenze quotidiane, abbiamo necessità di un break. E quando siamo di fronte ad una moka, sappiamo che la pausa c’è: la dobbiamo preparare e la dobbiamo attendere. Non basta un clic.
E se invece di attendere pochi minuti per sentire il gorgoglìo del caffè, ci trovassimo ad attendere invano senza vedere scendere la benchè minima ombra di caffè?
Probabilmente la nostra caffettiera ha bisogno di essere sturata.
Possiamo porvi rimedio immediato o dobbiamo rinunciare alla nostro coffee break?
Il funzionamento della moka, perchè è importante che sia libera
L’invenzione di Alfonso Bialetti che nel 1933 non disse molto al mercato, ma che nel secondo dopoguerra Renato Bialetti produsse su scala industriale, è rimasta come oggetto immancabile nelle nostre cucine.
Ci siamo mai soffermati a capire il suo funzionamento? Ci siamo chiesti quale siano i meccanismi che regolano questo piccolo strumento, da cui sprigiona l’espresso casalingo più famoso di sempre, ormai da più d 70 anni?
L’estrazione per così dire regolare del caffè dalla moka è un procedimento legato alla pressione. Per questo è importantissimo che le singole parti di cui è composta la caffettiera siano ben libere, perchè un eventuale ostruzione non solo non consente la regolare mescita di caffè, ma potrebbe anche portare allo scoppio della moka.
Ecco che il caffè è giunto ad erogazione.
Il caffè non sale
Che sia di alluminio o di acciaio inossidabile, il suo funzionamento è il medesimo: tutto sta nella pressione. Se c’è un ostruzione, deve essere liberata.
Raramente le caffettiere si ostruiscono ai primi utilizzi; il caffè non sale quando la caffettiera ha i suoi anni di esperienza alle spalle. Probabilmente siamo di fronte ad un semplice tappo di caffè: in questo caso, sarà sufficiente passare sotto l’acqua fredda la caffettiera, abbassando così la pressione interna istantaneamente e i granellini del caffè si allontanano tra loro sciogliendo il tappo.
Tuttavia, se il problema persiste e il caffè non sale, siamo di fronte ad una ostruzione più profonda. Innanzitutto, svuotiamo la caffettiera e cerchiamo di caricarla con maggiori accortezze, controllando acqua,caffè,temperatura.
Se anche in questo modo non otteniamo risultati, ciò che dobbiamo fare è un’operazione di restyling: proprio come un’automobile che si sottopone al tagliando, anche la nostra caffettiera ha necessità di cambiare “olio e freni”.
Operazioni preliminari
Il primo check, coinvolge l’acqua: è fondamentale tenere sotto controllo sia alla quantità che alla qualità dell’acqua che inseriamo nella nostra moka.
La giusta misura di acqua da inserire nella caldaia è quella indicata dal livello della valvola di sicurezza. Per fare un esempio, in una moka classica da tre tazzine, è di circa 150 grammi. Non ne inseriamo di più: sotto il filtro ad imbuto è necessario ci sia una piccola sacca d’aria. Anche la qualità dell’acqua è importante: non deve essere troppo “dura”, perchè con il tempo potrebbe otturare i pezzi della moka o alterare il gusto della nostra bevanda.
Un altro controllo fondamentale riguarda la polvere di caffè con cui carichiamo la nostra caffettiera.Dobbiamo inserirne la quantità giusta, con una macinatura non troppo fine. Inoltre ricordiamoci che pressare il caffè potrebbe rallentare il percorso dell’acqua verso il serbatoio. Dunque se abbiamo problemi con la nostra caffettiera, evitiamo di premere il caffè e realizziamo una semplice montagnetta.
Per ultimo, teniamo sotto controllo la temperatura del fornello. Di fronte ad una caffettiera che stenta ad erogare caffè, è meglio tenere il calore basso, in modo tale da tardare l’ebollizione dell’acqua e far uscire lentamente il caffè dalla colonnina.
Pulizia profonda
Se anche dopo avere compiuto tutte queste operazioni con cura la nostra moka stenta a far uscire il nostro caffè, prima di arrenderci, vediamo come possiamo attivarci.
Come prima cosa, passiamo alla sostituzione di alcuni pezzi: filtrino metallico, guarnizione, filtro ad imbuto. Questi elementi si possono reperire facilmente; supermercato, negozia di casalinghi, rivenditori di caffettiere; volendo, potremmo recarci presso un comune ferramenta o acquistare i pezzi on line.
Per lavare la caffettiera, sarà necessario smontarla, lavarla con aceto di vino bianco e bicarbonato di sodio, soprattuto intorno alla valvola di sicurezza, aiutandoci magari con un spillo. Lasciamo tutti i pezzi in ammollo nella soluzione di aceto e bicarbonato per una notte.
Dopodichè la carichiamo solo con acqua e la facciamo bollire.
Una volta erogata l’acqua, che deve essere limpida e sgorgare facilmente dalla colonnina, sarà necessario caricare la caffettiera con un caffè leggero: un cucchiaino sarà più che sufficiente.
Se il caffè leggero verrà su facilmente, possiamo ricominciare ad utilizzare la nostra caffettiera in tutta sicurezza: l’abbiamo disostruita!