Da qualche giorno avete notato che il vostro caffè non viene buono, non è più quello di un tempo, che qualcosa ne guasta il sapore tanto amato. In questa breve guida analizzeremo le cause più comuni che possono rovinare la vostra colazione o quella pausa quotidiana.
Che sia preso al mattino, dopo pranzo o a metà pomeriggio, il caffè è sicuramente uno dei compagni eterni di ogni italiano. Quella miscela di sapori forti vi accompagneranno per ogni giorno della vostra vita e difficilmente riuscirete a farne a meno. Si stima infatti che il 50% degli italiani beva almeno un espresso, tutti i giorni, tutti. Se non è amore questo.
Ci sono diversi modi per prepararlo, ma sicuramente quello più tradizionale e iconico è l’utilizzo di un caffettiera, nota anche come moka. Inventata nel 1933 da Alfonso Bialetti, ormai questo piccolo oggetto di metallo è molto più di un utensile, ma quasi un’icona del ingegno italiano.
Lavaggio della caffettiera
Partendo nell’indagine alla scoperta del nostro personale colpevole nell’omicidio del caffè, non si può che iniziare dal lavaggio e manutenzione della caffettiera stessa.
È cosa nota e universalmente riconosciuta che una caffettiera non vada mai, e ribadisco mai, lavata con sapone. Questo per alcuni motivi molto pratici. Il sapone pulirebbe bene la vostra caffettiera, ma darebbe al caffè un sapore assolutamente terribile. Infatti lavando la caffettiera noterete che ci sono posti, quali il filtro, dove il sapone e i suoi residui potrebbero accumularsi con il tempo perché difficili da pulire.
Questo discorso sul sapone, tuttavia, non preclude che la vostra caffettiera debba essere ben pulita ad ogni caffè. È risaputo che i primi caffè servano a “sporcare” la caffettiera così da rimuovere il sapore di nuovo, ma gli altri no. Ad ogni nuovo utilizzo la caffettiera va lavata con cura e ripulita da ogni residuo. Buona norma è controllare dopo qualche decina di caffè anche la guarnizione, dopo un po’ tenderà a scurirsi e prima che diventi completamente nera conviene sostituirla.
Con la guarnizione, controllate bene anche i filtri. Tutti i piccoli fori che li costituiscono, possono con il tempo otturarsi e rovinare il vostro caffè. Abbiate cura di verificare che siano liberi e se non lo fossero, con uno spillo si può facilmente ovviare alla cosa.
Acqua da utilizzare
Se il vostro problema non fosse la pulizia della caffettiera, in quanto provetti pulitori di ogni micro spazio in essa contenuta, passiamo all’acqua.
L’acqua è un elemento spesso sottovalutato nella preparazione del caffè. Pochi italiani nella preparazione del caffè si chiedono quale acqua e quanta acqua usare nella preparazione, eppure sono domande che possono fare la differenza.
Suggerimento molto semplice è di usare l’acqua che beviamo comunemente. Se utilizziamo l’acqua normale del nostro rubinetto, possiamo continuare con quella, ma se vogliamo gusti più ricercati possiamo valutare di utilizzare acqua in bottiglia.
Come dicevamo però, non è solo il tipo d’acqua da utilizzare il problema, ma soprattutto quanta utilizzarne. Ora ci sono due strade che potete seguire: quella della persona con qualche disturbo ossessivo compulsivo o quella della valvola.
Miscela del caffè
Se nemmeno l’acqua è il vostro colpevole, proviamo a guardare alla miscela di caffè.
Potremo spendere ore su quale sia la migliore miscela al mondo, la migliore pianta e il migliore chicco, ma non è questo il luogo adatto per questo. Tenuto conto che tutte le miscela hanno i loro pregi e particolarità, possiamo concentrarci sulla loro conservazione.
Infatti, sebbene il caffè ci sembra qualcosa di eterno e inalterabile, deve sempre essere conservato con cura. Vi siete mai chiesti perché venga spesso venduto in pacchetti sottovuoto e mai trasparenti? Esattamente, la miscela ha bisogno di essere ben protetta dall’umidità e dalla luce.
Conoscendo questo ora controllate come viene conservato il vostro caffè e tenete a mente queste semplici regole:
- Usare solo contenitori ermetici
- Usare contenitori non trasparenti
- Tenere il contenitore lontano da fonti di calore e luce solare
- Tenere il contenitore lontano da altri da aromi e spezie