Quando negli anni ’30 gli Italiani hanno visto commercializzare il primo modello di moka, è stata una vera e propria rivoluzione: il consumo del caffè si spostò dai bar e dagli esercizi pubblici, alle case.
Qualche anno più tardi quando si impose nel mercato la moka Brikka si verificò, in un certo senso, un’ulteriore rivoluzione: la creazione di un espresso come quello consumato nei bar, con la caffettiera casalinga.
Ma cosa rende il caffè realizzato con questa macchinetta un espresso? La caratteristica crema, la consistenza decisa e l’aroma intenso.
Il funzionamento della Brikka e le sue caratteristiche
Il funzionamento della Brikka si basa su una sorta di piccola pentola a pressione apposta nel serbatoio che eroga la bevanda. Si tratta di una valvola pressostatica che consente alla bevanda di avere una concentrazione doppia rispetto ad una tradizionale moka.
Un’ulteriore peculiarità di questa caffettiera, è l’erogazione quasi istantanea della bevanda, accompagnata da un rumore più forte del classico borbottio di una caffettiera normale.
Quanto alle caratteristiche della Brikka, uno degli aspetti più evidenti è il peso: è molto leggera. Effettivamente, il modello più recente, pesa poco più di seicento grammi.
Riguardo le dimensioni, la Brikka è decisamente piccola rispetto alla media (25 x 20 x 15 centimetri). Tale caratteristica la rende molto pratica, anche se non tanto durevole. Infatti i materiali di fabbricazione pur essendo di buona qualità, non hanno reso il prodotto resistente agli urti.
La preparazione del caffè con una Brikka
Per una buona riuscita del caffè con la Brikka, dobbiamo usare alcune accortezze nel caricare la caffettiera. Prima di tutto, le dosi sono fondamentali.
Nelle precedenti versioni, la Brikka era corredata di uno speciale dosatore per l’acqua. Nell’ultimo modello, il bicchiere è stato eliminato e al suo posto è stata inserita una tacca spessa nella caldaia, a segnalare il livello massimo di acqua da inserire.
Riguardo alla manutenzione, dobbiamo conservare la Brikka sempre pulita per evitare che le sue parti si deteriorino. E’ tuttavia sconsigliabile lavarla con il sapone: è sufficiente acqua calda, ognitanto aggiungendo un po’ di aceto. Queste operazioni saranno fondamentali per tenere in ottimo stato la Brikka.
È altrettanto fondamentale tenere pulita la valvolina speciale, pulendo il piccolo foro d’uscita del caffè è per evitare che si ostruisca.
Le opinioni dei consumatori
In generale, a detta dei consumatori, la caffettiera Brikka è un’ottima macchina per caffè e riesce ad esaltare anche i macinati più scadenti.
Dunque, la qualità del “prodotto Brikka” viene universalmente riconosciuta come buona.
Ciò che raccoglie tuttavia consensi meno entusiasti, è decisamente la rivisitazione dell’ultimo modello, che, in alcuni casi, ha spinto gli affezionati a ricercare vecchi modelli di Brikka nei mercatini o on line.
Effettivamente si sono susseguiti diversi modelli di Brikka negli anni, tutti ben accolti dalla clientela, ad eccezione del modello più recente, giudicato più scadente rispetto agli altri.
Infatti i consumatori hanno trovato l’ultimo modello meno efficace nella creazione della cosiddetta cremina, probabilmente per il cambio di materiali che l’hanno resa più leggera, ma anche meno efficiente.
Ciononostante, la caratteristica rappresentata dalla possibilità di avere la schiumetta da bar sul caffè della moka ha prevalso sugli aspetti negativi, senza molto incidere sul gradimento ottenuto sull’acquisto di questa caffettiera.