Nel mondo ci sono infinite tipologie di caffè e modi di prepararlo. Uno dei più amati e odiati dal popolo italiano è il caffè americano o all’americana. Con questa definizione tutti noi pensiamo ad un caffè allungato e dal gusto scialbo e, sebbene questo non sia lontano dalla realtà, c’è una netta differenza tra le due versioni.
Caffè americano
Partendo in questo viaggio nello sfatare questo mito, esaminiamo il caffè americano. Questa preparazione del caffè è tanto banale quanto semplice. Il caffè americano si ottiene facendo un normalissimo espresso che andrà poi diluito in acqua calda, tanta quanta ne preferiamo. Facile facile.
Come giustamente immaginavate è un caffè allungato, ma non è detto che il gusto sia meno intenso. Questo dipenderà molto da quanta acqua e quanto espresso, in proporzione, utilizzeremo.
Altra cosa che non va assolutamente sottovalutata è la quantità di caffeina. Un caffè annacquato sebbene in proporzione abbia meno caffeina rispetto ad un espresso, dato il suo sapore più delicato vi spingerà a consumarne di più in termini assoluti e dunque più caffeina alla fine.
E troppa caffeina non è mai una cosa buona.
Caffè all’americana
Spiegato cosa sia il caffè americano, passiamo al caffè all’americana. Questa seconda definizione, anche se molto simile, rappresenta un modo totalmente diverso di preparare il caffè. Effettivamente non ci siamo semplificati la vita chiamandoli in modi così simili.
Macinare sul momento i chicchi di caffè vi consente di controllare di persona la dimensione del macinato e vi garantisce un prodotto fresco. Bisogna però ricordarsi che i chicchi vanno conservati con la stessa cura di una caffè già macinato. Lontano da fonti di luce, di calore, dall’umidità e da altri aromi che potrebbero alterarne gusto e odore.
Preparato il caffè avrete bisogno di un filtro in cui inserire la polvere. Per il filtro viene utilizzata genericamente della carta, il che li rende inevitabilmente usa e getta. Nell’era della riduzione dei rifiuti esistono filtri in maglia di metallo o plastica, che consentono il lavaggio ed evitano l’acquisto periodico di quelli in carta.
Abbiamo la polvere, abbiamo il filtro e ora? Poniamo la polvere nel filtro e sistemiamo questo su un recipiente che andrà a raccogliere il prodotto finale. Ora con un bollitore versiamo lentamente, poca alla volta, l’acqua calda necessaria. Mai versare tutta l’acqua insieme, rischiate di rovinare tutto.
Lentamente l’acqua passerà attraverso la miscela di caffè e porterà con se tutti i suoi aromi. Arrivata al filtro cadrà nella tazza o recipiente utilizzando, lasciando che la carta trattenga la polvere ormai priva del suo gusto.
Macchinette
Il caffè all’americana è particolarmente diffuso negli Stati Uniti e anche in Europa, tanto che il procedimento sopra descritto viene velocizzato dalle note macchinette di caffè per colazione. Quelle macchine dotate di enormi caraffe che siamo stati abituati a vedere in ogni film o serie tv.