Con la parola caffettiera si identifica sia lo strumento con cui si prepara la caratteristica bevanda, sia il recipiente adatto a servirla. Precisamente, per preparare un caffè di buona qualità, esistono differenti tipologie di caffettiere, a seconda che il caffè sia espresso, infuso o infuso e filtrato.
Le tipologie di caffettiere
- La moka classica
La moka è un piccolo apparecchio per la preparazione dell’espresso casalingo, estremamente diffuso in quasi tutte le case italiane. La preparazione del caffè con questa caffettiera consiste nel versare dell’acqua nella caldaia posta alla base della caffettiera, appoggiare il filtro riempito di polvere di caffè e richiudere il tutto con il serbatoio superiore. Le migliori caffettiere moka sono in acciaio, rigorosamente made in Italy.
- La caffettiera napoletana
La famigerata cuccumella è un tipo di caffettiera molto utilizzata nel Bel Paese, soprattutto in Campania. Con questo genere di caffettiera, si prepara un espresso un po’ meno forte che con la moka, poichè la temperatura raggiunta con questa caffettiera è più bassa. Tuttavia, il caffè rimane comunque aromatico e intenso. Generalmente, le classiche cuccumelle, sono in alluminio.
- Caffettiera a stantuffo
La caffettiera a stantuffo è uno strumento che serve per la preparazione del caffè alla francese, un infuso denso e profumato. La caffettiera è composta da un contenitore in vetro, in cui s’inserisce la polvere di caffè e l’acqua bollente; si lascia poi il tutto in infusione per il tempo desiderato. Le migliori sono in vetro e acciaio inossidabile.
- L’ibrik
Si tratta di un pentolino alto e stretto provvisto di un lungo manico, in cui si inseriscono due parti di caffè, una di zucchero e dodici di acqua. Si mescola, si pone sul fuoco e si porta ad ebollizione. Dopo aver compiuto quest’operazione per tre volte, si leva il pentolino dal fuoco e lo si lascia raffreddare. Se vogliamo acquistarne un Ibrik, i migliori sono in rame e dal design molto ornato.
- Caffettiera a filtro
La macchinetta a filtro, molto diffusa in America e in Germania, è anch’essa una caffettiera per infusione, in cui si fa bollire dell’acqua e la si versa sopra un filtro, solitamente in carta, che contiene il caffè in polvere. Questo genere di preparazione produce un caffè limpido e acquoso, povero di oli ed aromi.
La moka: i materiali e i particolari
In merito ai materiali, il consiglio è quello di acqusitare una moka in acciaio inossidabile, il quale oltre ad essere un materiale duraturo, non risente delle alte temperature.
In particolare, da raccomandare l’acciaio in lega 430, che è una lega ferritica, cioè magnetica. Questa lega ha un’alta resistenza alla rottura in ambienti corrosivi. L’acciaio 430 ha anche un’ottima resistenza agli acidi organici ed è quindi utilizzato a contatto con cibi e bevande acide, quindi anche con il caffè. E’ ottima anche la sua resistenza all’ossidazione.
Precisamente, per quanto riguarda i modelli moka, un primo particolare è la guarnizione: alcune marche la danno in dotazione in silicone, per una durata più lunga ed una pulizia più semplice. Un atro dettaglio a cui prestare attenzione è la valvola di sicurezza; nei modelli più ricercati è in ottone con passaggio in nickel, per evitare ossidazioni.
Tra i modelli più recenti e comodi, ci sono caffettiere che hanno eliminato la chiusura ad avvitamento, sostituendola con una ad incastro, in cui si allinea il beccuccio del raccoglitore con la valvola di sicurezza e ruotando poi la parte superiore, si ottiene un blocco estremamente sicuro e perfetto.
Altri modelli, una volta salito completamente il caffè, sono dotati di una valvola per l’arresto automatico dell’erogazione: una caratteristica molto comoda e sicura.
Infine, alcuni brand utilizzano resine termoplastiche per manici e pomelli dei coperchi, in modo da evitare inconvenienti durante la preparazione.
Le caratteristiche per un prodotto di qualità
Non possiamo utilizzare una caffettiera mal realizzata, con il rischio di scottarci o di rovesciare tutto il caffè sulle nostre piastre.
Il serbatoio superiore e la caldaia devono essere ben ancorate l’una all’altra nella chiusura, ma senza dover forzare troppo, per l’apertura.
Il manico dovrà essere ergonomico, sufficientemente distaccato dal corpo della caffettiera per rendere la presa sicura e per evitare che possa surriscaldarsi con il calore del fornello.
Infine prestiamo attenzione alla forma del beccuccio: deve essere ben strutturato e abbastanza largo, tale da rendere le operazioni di mescita agevoli senza rovesciare il caffè ovunque.
Tuttavia, non sempre il costo è lo specchio della qualità della caffettiera: la macchinetta più costosa al mondo ha un prezzo di circa nove mila sterline ed è la nuova Royal Coffee Maker, realizzata da Jean-Luc Rieutort. Il suo prezzo non è certamente legato alla qualità del caffè con essa realizzato, ma ai materiali di cui è composta: inserti in cristallo o pietre preziose su di una base d’oro 24 carati, lavorato artigianalmente.
Il nostro piacere mattutino varrà dieci mila euro?