Tutti noi avremo avuto un parente che a fine pranzo correggeva il caffè. Lunghe portate infinite, primi, secondi, contorni e dolci, arriva f l’ora del caffè. Come sappiamo il caffè favorisce la digestione grazie alla caffeina, ma evidentemente allo zio o nonno di turno serviva una spinta in più. Per far ciò, da qualche mobile, uscivano bottiglie segrete pronte per correggere il caffè con liquori e distillati.
Ma come si corregge il caffè? C’è una ricetta originale? Che opzioni abbiamo? Vediamolo insieme.
Grappa
Non esiste una vera e propria ricetta del caffè corretto, ognuno utilizza il liquore che preferisce, ma se proprio volessimo cercare l’opzione più tradizionale e diffusa nel nostro paese questa sarà sicuramente la grappa.
Tipica del nord Italia, la grappa veniva originariamente distillata in tutto l’arco Alpino italiano, partendo da uve e vinacce, ovvero le bucce dell’uva, esclusivamente italiane.
Anice
Continuando il nostro percorso nel mondo dei caffè corretti, non possiamo che soffermarci sull’anice o anisetta.
Liquore anch’esso trasparente viene ricavato dalla distillazione dell’alcool a cui, successivamente, viene aggiunto l’anice verde in infusione. Questo prodotto rilascia lentamente nel liquido i suoi sapori e odori, danno il gusto inconfondibile al liquore.
Questo sapore molto aromatico si sposa benissimo con il caffè e per questo viene presto utilizzato per correggerlo, ma non solo. Oggi viene utilizzato anche per la preparazione di piatti e dolci. Perché siamo bravi a far salire il grado alcolico di ogni cosa.
Sambuca
Rimanendo sempre nell’ambito dell’anice, incontriamo la Sambuca.
Altre scelte
Grappa, anice, sambuca sono solo alcune delle scelte principali per la correzione del caffè. L’unico vostro limite è la fantasia e la voglia di sperimentare.
Potete provare con il rum, oppure con del brandy, datevi alla pazza gioia e svaligiate il vostro mobiletto bar. Ricordate sempre però, che dopo un caffè corretto, l’unico vostro mezzo di locomozione sono le gambe, ma meglio andarsene a letto.